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6. Da Vaie



 

Dalla chiesa di S. Margherita si percorre via Roma, in direzione di Torino, fino all’area attrezzata della Pradera, per poi svoltare decisamente a destra verso il Santuario di S. Pancrazio. All’incrocio, nei pressi del santuario, sulla sinistra è visibile il vallo paramassi che protegge l’abitato dalle piene del Rio Penturetto. Poco sopra s’incontra lo Stagno della Ghiacciaia, ora rifugio per diverse specie di animali che vivono in ambienti umidi.
Dall’incrocio che porta al santuario si prende a sinistra la strada asfaltata che conduce alla borgata Folatone; lungo il tragitto si toccano Case Suppo (553 m), Case Cattero (590 m), Case Arpiat (679 m).
Poco sopra Presa Pic (970 m) si incontra un bivio. Proseguendo diritto si arriva al Folatone, sempre per strada asfaltata, mentre seguendo la diramazione a destra si può raggiungere la borgata La Mura (1089 m), dalla quale una mulattiera in buon stato di conservazione attraversa in discesa un bosco di castagni e conduce anch’essa al Folatone (986 m).
Da questo punto in poi il percorso è un susseguirsi di tratti pianeggianti e saliscendi su strada prevalentemente sterrata (con asfalto limitato ad alcuni tratti).
Oltrepassate le deviazioni per le borgate Molè (1000 m) e Bennale (934 m), la strada giunge infine al Colle Braida (1007 m) alle porte del cui nucleo abitato spicca, immersa in faggi maestosi, “Villa Tamagno” (dimora estiva del grande tenore torinese).
Qui si svolta a sinistra e, tramite la provinciale che scende verso Avigliana, si tocca borgata Basinatto (920 m); dopo una sosta alla Fontana Gigheirone (lungo la medesima strada), si giunge al Colle della Croce Nera (859 m) e alla Sacra di San Michele.

Pannelli installati lungo il percorso.

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