Sulla Via delle Gallie | Meridiani di Gianni Boschis | Geologia e turismo

Sulla Via delle Gallie

Da sempre il valicare le Alpi ha costituito una sfida ambientale, tecnologica e non
ultimo umana. Oggi non siamo più abituati a pensarci: molte valli alpine sono grandi vie
di transito autostradali e ferroviarie ed i più importanti valichi sono aperti tutto l’anno.
Nel paradossale scontro che si registra oggi
fra le sempre più veloci grandi opere e la rivincita di un turismo lento, la riscoperta delle
antiche vie del passato costituisce una straordinaria opportunità culturale e di sviluppo
turistico per i viaggiatori ed i luoghi attraversati.
Le antiche vie consolari romane non sfuggono a questo compito, anzi, per la resistenza
all’usura del tempo che hanno dimostrato, possono costituire motivo di visita, studio,
contemplazione.
Fra le strade che più meritano la nostra ammirazione per quanto la civiltà romana ha
saputo compiere, la Via delle Gallie che attraversa tutta la Valle d’Aosta rappresenta
uno dei più spettacolari esempi di livello tecnologico e capacità di adattamento al
severo ambiente circostante.

Il progetto è teso al recupero e alla valorizzazione del tratto valdostano della Via delle Gallie, con finalità culturali, educativo-didattiche e turistiche.

Stato

In progettazione

1 Commento

  • Domenico Costa (@Alnitakzeta) 20 gennaio 2014 at 11:22

    Ho visitato la via delle gallie presente a Bard, decisamente affascinate. Anche il Ponte di Pont Saint-Martin è molto suggestivo se si pensa che ci si trova di fronte ad una costruzione millenaria. Fa rivivere questi contesti storici valorizzando tratti urbani antici è notevole. Una nota di merito al Comune di Bard e dintorni.

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